domenica 12 dicembre 2010

Perchè non ci sentiamo rappresentati dai nostri politici?

E' semplice, perché non siamo rappresentati!
La nostra forma elettorale penalizza molto il legame che ci dovrebbe essere tra elettori ed eletti. Per l'elezione del Parlamento dobbiamo solo scegliere il partito che ci raffigura, ma NON il politico che ci rappresenta. Infatti è il partito che poi deciderà a chi dare la poltrona nelle camere, quindi risulta logico che i parlamentari siano grati al proprio circolo, ascoltando le esigenze del partito e non dell'elettore. Non tengono conto delle esigenze degli italiani perché il "merito" della loro posizione è dovuto ad altre persone: al segretario e agli alti vertici della propria fazione.
Cosa succede invece in Germania o negli Stati Uniti? tutto il contrario. Nonostante dall'altra parte dell'Oceano Atlantico abbiano problemi di lobbying e uno strapotere da parte di Wall Street, questo legame fra politico e cittadino è molto più forte: innanzitutto, nelle schede elettorali il cittadino americano deve solo scegliere (non è una preferenza) il candidato alla camera dei rappresentanti;secondariamente, i rappresentanti vengono votati ogni due anni. Quindi il politico deve contare sulle proprie forze, ascoltando gli elettori, cercando di capire cosa vogliono. Nessun partito può offrirgli una poltrona nel parlamento, sono in continua campagna elettorale. Gli elettori americani sanno quale è il loro rappresentante in Parlamento...e voi?
Inoltre occorre precisare che non si deve sempre e solo criticare i nostri politici ,anzi, sono stati fatti molti passi avanti: ad esempio nell'era democristiana si votava solo il partito, e all'interno di questo si decideva il Presidente del Consiglio, ora per fortuna prima di votare una coalizione sappiamo già quale sarà il nostro futuro leader; un altro esempio, è il ruolo delle primarie per decidere un capofila nei partiti (le primarie però dovrebbero essere votate dagli elettori e non dai politici)
Certo una nuova riforma elettorale farebbe comodo. Purtroppo la nostra classe dirigente sbaglia ancora, infatti si sente parlare di copiare la forma elettorale tedesca o francese. Sarebbe molto meglio crearne una totalmente nuova, che calzi a pennello per l'Italia, una che sia innovativa e che non ricicli i concetti degli altri paesi, qualcosa più consono alle nostre caratteristiche e non a quelle degli altri. Anche perché gli altri modelli elettorali già producono difetti nei loro territori, figurarsi nel nostro con un politica così complessa.
Quindi da dove partire?
Come già detto, questo problema è da ritrovare nel fortissimo potere che hanno i partiti in Italia. Votare alle elezioni l'individuo e non il collettivo, può essere un buon metodo per evitare giochi di potere fra i politici. Sicuramente questo dovrebbe essere il primo passo per una riforma seria.

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