mercoledì 23 febbraio 2011

l'olio più buono del mondo? quello libico



In tutti questi anni di rapporti, di visite e di accordi solo adesso ci si rende conto che Geddafi era, è e sarà un dittatore?
Il governo sta tenendo due piedi in una scarpa, cercando di salvare il salvabile nel settore economico.
L'opposizione alza la voce solo quando il dittatore sta cadendo, troppo poco, troppo tardi.
L'olio fa gola a tutti!



lunedì 21 febbraio 2011

La relatività della carta stampata


Roberto Saviano per raccontarla ha impiegato un’intera puntata del celebrato ‘Vieni via con me’. Si parla a più non posso, oramai, di quella che di recente è stata denominata ‘macchina del fango’. Questo mezzo di potere attraverso i media, e quindi stampa e poi tv, per modificare la visione della realtà, distorcerla; ed è dall’antica Roma, se non addirittura prima che ha un’importanza fondamentale nei giochi politici. È infatti capace di creare, di trasformare una persona, di gettare fango (appunto) e modificare la percezione di una persona d’alto rango. Qui entra l’attualità. Si può dire che il Presidente del Consiglio, o chi per lui, sia ricorso a questi mezzi. Ma non si può neanche negare che verso di lui una certa parte di stampa, che ama definirsi libera, abbia cercato di sparare un pò di questa fanghiglia anche su di lui. La domanda sorge spontanea:  E se come afferma lui medesimo tutti i fatti di festini e orge poliziesche, e infermieristiche, fossero solo una montatura dei media? Probabilmente non è così, ma sicuramente la possibilità che il ‘Quarto Potere’ crei un qualcosa dal nulla è più che fattibile. In questo caso – su cui sarebbe pericoloso addentrarsi fino a che i magistrati non diranno qualcosa il 6 aprile prossimo, si aspetta impazienti – Berlusconi sarebbe solamente la vittima di uno scherzo politico capace di ribaltare la sua posizione, la sua credibilità, il suo potere. Qualsiasi giornale, sito di informazioni o gruppo editoriale potrebbe muovere questo apparato per screditare, sminuire e modificare la percezione che si ha di un individuo, di un’istituzione o di un partito. Dico che non si tratta di qualcosa di nuovo, ma di un gioco di vecchio stampo, dalla congiura di Catilina al caso Dreyfuss. La stampa non solo ha il potere di influenzare opinioni dell’elettorato, ma quello efficace di creare una situazione sconveniente, accumulare indizi che da soli sarebbero inconsistenti, e costruire o ricostruire quindi l’immagine di qualcuno rendendolo impresentabile. Si può citare il celebre caso del Watergate in cui due giornalisti del Washington Post, Woodword e Bernstein ( impersonati con eccellenza da Hoffman e Redford in un noto film del ‘76), eliminarono politicamente il presidente degli Stati Uniti, Mr. Richard Nixon. Sorge spontanea un altro quesito: qual è il confine tra investigazione giornalistica e propaganda politica dei mass media per eliminare qualcuno politicamente? La stampa, da mezzo secolo la televisione e recentemente il web sono un’arma formidabile, invincibile, nella loro potenza capaci di ribaltare la realtà, diventano il mezzo della relatività della storia. Come tutte le armi sono pericolose e non bisogna lasciarle in mano ai bambini.

giovedì 3 febbraio 2011

La politica del vicino è sempre più verde!

Schiamazzi, urla, battute, insulti, pestaggi. Signori non siamo di fronte ad un classico battibecco fra due ubriachi alle 2 di mattina fuori dal solito bar, ma all'interno delle nostre centocinquantenarie istituzioni.
Molti potrebbero affermare che tutto ciò accade a causa di una classe dirigente inefficiente, poco colta e solo interessata al potere. Ma è veramente così? Questa situazione non si presenta in altri paesi democratici come Stati uniti o Inghilterra. Per capire la nostra condizione bisognerebbe analizzare il retroscena politico a partite dalle 2 Grandi Guerre. Purtroppo la nostra politica è stata costituita da due blocchi politici nettamente diversi, il liberismo e il comunismo, per non parlare anche del nostro passato di estrema destra. Il PCI era considerano uno dei più forti partiti comunisti all'interno dell'Europa occidentale,ma ovviamente l'Italia era anche alleata con gli Stati Uniti durante la Guerra Fredda. All'Interno dei paesi Anglosassoni questa feroce contrapposizione tra liberismo e comunismo non vi era, semplicemente perché i partiti di sinistra erano poco rappresentati e le visioni autocratiche della destra erano mal digerite. In America, sia il partito democratico che quello repubblicano avevano e hanno la stessa visione basilare e centrale dello stato, proprio perché condividono la stessa cultura liberista. Pare ovvio che queste divisioni in Italia non sono cosi marcate come un tempo, ma vi inviterei a consultare i curriculum dei nostri politici per vedere in quali partiti hanno fatto gavetta, vedrete che provengono quasi tutti dalle stesse divisioni politiche di un tempo. Per non parlare dei nuovi partiti: Futuro e Libertà è il nipote dell'MSI, partito che fino al 1995 era attivo con la fiamma tricolore in bella vista; Il Partito Democratico è anch'esso nipote del PDS, un partito che solo nel 1998 toglierà dal suo stemma la falce e il martello.
Senza un fondo culturale comune non ci può essere facile comunicazione, poiché gli attori politici non si riconoscono reciprocamente, l'obbiettivo primario diventa rovesciare il governo della fazione opposta. L'ostilità implica odio e i partiti sono portati a vedere di fronte a se un nemico piuttosto che un avversario politico. Questa lotta continua provoca un forte impatto sulla stabilità interna e l'opposizione e la maggioranza non cooperano. Qualsiasi governo di sinistra o di destra, avrà sempre un opposizione che sarà restia a collaborare e troverà qualsiasi mezzo democratico e non per sconfiggere ed umiliare il proprio acerrimo nemico. In 50 anni di storia l'Italia ha avuto 50 governi, questo rivela che ogni anno seguiva una nuova legislatura, sprecando tempo nelle elezioni e nelle campagne elettorali che poteva essere utilizzato per risolvere le questioni spinose del nostro paese.
La soluzione esiste:creare una classe dirigente che non proviene più dalle ideologie arretrate e obsolete. Con ciò non si vuole affermare di rivoluzionare il parlamento immettendo solo giovani ma solo attori con un ideologia nuova e differente.