giovedì 3 febbraio 2011

La politica del vicino è sempre più verde!

Schiamazzi, urla, battute, insulti, pestaggi. Signori non siamo di fronte ad un classico battibecco fra due ubriachi alle 2 di mattina fuori dal solito bar, ma all'interno delle nostre centocinquantenarie istituzioni.
Molti potrebbero affermare che tutto ciò accade a causa di una classe dirigente inefficiente, poco colta e solo interessata al potere. Ma è veramente così? Questa situazione non si presenta in altri paesi democratici come Stati uniti o Inghilterra. Per capire la nostra condizione bisognerebbe analizzare il retroscena politico a partite dalle 2 Grandi Guerre. Purtroppo la nostra politica è stata costituita da due blocchi politici nettamente diversi, il liberismo e il comunismo, per non parlare anche del nostro passato di estrema destra. Il PCI era considerano uno dei più forti partiti comunisti all'interno dell'Europa occidentale,ma ovviamente l'Italia era anche alleata con gli Stati Uniti durante la Guerra Fredda. All'Interno dei paesi Anglosassoni questa feroce contrapposizione tra liberismo e comunismo non vi era, semplicemente perché i partiti di sinistra erano poco rappresentati e le visioni autocratiche della destra erano mal digerite. In America, sia il partito democratico che quello repubblicano avevano e hanno la stessa visione basilare e centrale dello stato, proprio perché condividono la stessa cultura liberista. Pare ovvio che queste divisioni in Italia non sono cosi marcate come un tempo, ma vi inviterei a consultare i curriculum dei nostri politici per vedere in quali partiti hanno fatto gavetta, vedrete che provengono quasi tutti dalle stesse divisioni politiche di un tempo. Per non parlare dei nuovi partiti: Futuro e Libertà è il nipote dell'MSI, partito che fino al 1995 era attivo con la fiamma tricolore in bella vista; Il Partito Democratico è anch'esso nipote del PDS, un partito che solo nel 1998 toglierà dal suo stemma la falce e il martello.
Senza un fondo culturale comune non ci può essere facile comunicazione, poiché gli attori politici non si riconoscono reciprocamente, l'obbiettivo primario diventa rovesciare il governo della fazione opposta. L'ostilità implica odio e i partiti sono portati a vedere di fronte a se un nemico piuttosto che un avversario politico. Questa lotta continua provoca un forte impatto sulla stabilità interna e l'opposizione e la maggioranza non cooperano. Qualsiasi governo di sinistra o di destra, avrà sempre un opposizione che sarà restia a collaborare e troverà qualsiasi mezzo democratico e non per sconfiggere ed umiliare il proprio acerrimo nemico. In 50 anni di storia l'Italia ha avuto 50 governi, questo rivela che ogni anno seguiva una nuova legislatura, sprecando tempo nelle elezioni e nelle campagne elettorali che poteva essere utilizzato per risolvere le questioni spinose del nostro paese.
La soluzione esiste:creare una classe dirigente che non proviene più dalle ideologie arretrate e obsolete. Con ciò non si vuole affermare di rivoluzionare il parlamento immettendo solo giovani ma solo attori con un ideologia nuova e differente.

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